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Una persona con un telecomando in mano. Sullo sfondo si può vedere il logo di Netflix.

Film, televisione, streaming: intrattenimento con rischi

Trasmissioni di casting, film d’avventura e serie televisive: film e televisione hanno un grande fascino per gli adolescenti. Grazie a Internet, agli smartphone e ai servizi di streaming, al giorno d’oggi la televisione è mobile e flessibile. Oltre all’allettante intrattenimento disponibile in ogni momento e ovunque, questo comporta tuttavia anche dei rischi: bambini e giovani possono facilmente imbattersi in contenuti che li turbano o che sono addirittura in conflitto con il diritto d’autore. È dunque importante che i genitori prestino attenzione a cosa guardano i loro figli e li aiutino a ridurre al minimo i rischi per la loro sicurezza. In questa rubrica si possono trovare consigli utili al riguardo.

54%
DEI GIOVANI SVIZZERI GUARDA QUOTIDIANAMENTE O PIÙ VOLTE ALLA SETTIMANA FILM E SERIE IN STREAMING (STUDIO JAMES 2018).
99%
DEI GENITORI DECIDE INSIEME AI FIGLI IL CONTENUTO DELL’UTILIZZO DEI MEDIA DA PARTE DI QUESTI ULTIMI (STUDIO MIKE 2019).
50%
DEI Bambini dai 6 ai 13 anni GUARDA LA TV ALMENO UNA VOLTA ALLA SETTIMANA (STUDIO MIKE 2021).
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Buono a sapersi

La televisione continua a essere una delle attività mediali che i bambini svizzeri svolgono più spesso. Praticamente tutti i bambini e gli adolescenti di età compresa fra i 6 e i 13 anni la guardano almeno ogni tanto, mentre poco meno della metà ogni giorno o quasi. Più i bambini sono piccoli, maggiore è la frequenza; salendo con l'età aumenta la durata. In media si tratta di circa 30 minuti al giorno. Anche per i giovani la televisione continua ad avere il suo fascino: due terzi degli adolescenti di età compresa fra i 12 e i 19 anni la guarda regolarmente (studio MIKE 2021/JAMES 2020).

Sempre più spesso si guarda la televisione senza vincoli di luogo e orario; e già da tempo il televisore non è più l'unico apparecchio televisivo: smartphone e tablet vengono utilizzati volentieri come sostituti (mobili). Il 45% delle economie domestiche con giovani dispone inoltre di abbonamenti televisivi (studio JAMES 2020). E, viste le possibilità offerte da Internet e dagli apparecchi portatili, i DVD sono utilizzati sempre più di rado. Ciò vale soprattutto per i giovani più grandi, mentre circa un quinto dei bambini della scuola elementare guarda ancora un DVD o un Blu-ray almeno una volta alla settimana (studio MIKE 2021).

Smartphone e tablet usati come secondo schermo (second screen) in combinazione con il televisore offrono ulteriori possibilità. E non solo per riempire le interruzioni pubblicitarie con WhatsApp e Facebook o per consultare Wikipedia durante i quiz televisivi. Sempre più trasmissioni invitano a interagire attivamente: in qualità di spettatori è possibile porre domande, scrivere commenti, partecipare a inchieste e giochi a premi o esprimere il proprio voto. Tuttavia, l'intrattenimento per bambini e giovani ha soprattutto finalità di marketing. Spesso non è chiaro come vengono trattati i dati, ad esempio quando c'è la possibilità di caricare un selfie che sarà mostrato durante la trasmissione. Inoltre, nelle offerte di second screen le chat non sempre prevedono una moderazione, lasciando così spazio a post offensivi o comunque inopportuni.

Lo streaming permette di vedere trasmissioni televisive, film, serie o ascoltare musica senza salvare i contenuti sul proprio apparecchio. Nel caso di film e programmi televisivi lo si può fare attraverso la «diretta streaming» (in tempo reale) o i «video on demand» (in differita). Le emittenti televisive offrono, sul proprio sito Internet o attraverso app, la possibilità di fruire dei loro programmi online (e a titolo gratuito). Le piattaforme di streaming, come ad esempio Zattoo, Wilmaa o Teleboy, riuniscono più emittenti.

Le videoteche online a pagamento, come ad esempio Netflix, UPC MyPrime, Apple iTunes, Maxdome o Amazon Prime Video, mettono a disposizione contenuti «on demand», accessibili singolarmente o attraverso un abbonamento (formula forfettaria). I portali online come YouTube, i canali di media sociali o le mediateche di emittenti televisive offrono streaming gratuito. I fornitori di servizi di streaming musicale come Spotify, Napster, Deezer o SoundCloud offrono anche servizi gratuiti con funzionalità limitate e inserti pubblicitari.

Sono tuttavia popolari anche i fornitori di servizi di streaming video illegali, perché rendono accessibili gratuitamente serie e film subito dopo la prima diffusione. È pur vero che tali offerte sono tollerate in Svizzera se utilizzate per uso personale. Tuttavia, esse non sono prive di rischi: attraverso le pagine illegali vengono diffusi programmi dannosi, pubblicità fraudolente e contenuti non adatti ai bambini, come pornografia o giochi d'azzardo. Inoltre, si può incappare in una violazione del diritto d'autore.

Secondo lo studio JAMES (2020), un abbonamento in film es serie in streaming è disponibile in tre quarti delle economie domestiche in cui vivono dei giovani e un abbonamento per musica in streaming nel 60% delle famiglie.

In Svizzera, il servizio di streaming più diffuso è YouTube, che è di gran lunga il sito Internet più popolare tra i giovani. Anche per quanto riguarda smartphone e tablet, YouTube è una delle app più scaricate, già fra i ragazzi di scuola media.

In teoria per accedere a YouTube è necessario avere almeno 13 anni. Tuttavia tale requisito non viene verificato. Chi carica un proprio video deve indicare se renderlo accessibile a bambini e giovani. Inoltre, lo stesso YouTube dichiara che i video segnalati vengono controllati e, se necessario, sottoposti a limiti di età, ad esempio in caso di linguaggio volgare, contenuti violenti o di natura sessuale. In tali casi, si richiede all'utente di confermare la propria (maggiore) età. Tuttavia, queste limitazioni possono facilmente essere aggirate inserendo dati falsi riguardo alla propria età o con l'aiuto di guide online.

Il 73 percento dei ragazzi dai 10 ai 13 anni utilizza regolarmente il portale video. Guardare video è una delle attività in Internet preferite in assoluto. Molto spesso, i bambini guardano video divertenti. Anche i video musicali, i video «Let's play» (→ VIDEOGIOCHI) ei tutorial sono popolari. Quattro giovani su cinque sono praticamente ogni giorno su YouTube o un'altra piattaforma video, dove i ragazzi (più del 90%) sono nettamente più attivi delle loro coetanee. (studi MIKE 2021/JAMES 2020).

La popolarità di YouTube ha fatto nascere un nuovo fenomeno: le star di YouTube, i cui video vengono visualizzati milioni di volte, sono i nuovi modelli per molti adolescenti.
→ Autorappresentazione & ideali di bellezza

 

I grandi successi cinematografici sono anche i film preferiti dei bambini e dei giovani fra i 6 e i 12 anni in Svizzera: «Avengers» e «Harry Potter» si contendono la testa della classifica. Le serie più popolari includono «Thundermans», «Henry Danger» e «Pokémon» (studio MIKE 2019)

Secondo lo studio JAMES 2020, per quanto riguarda le serie, «La cada de papel (Haus des Geldes)», «Riverdale» e «Prison Break» sono particolarmente apprezzate fra gli adolescenti di età compresa fra i 12 e i 19 anni. Tra le produzioni televisive italofone popolari figurano, invece, «Uomini e Donne» e «Le Iene» (studio JAMES 2018).

Non tutti i contenuti di televisione, film e serie sono adatti ai più giovani. In Svizzera, quasi due terzi dei bambini della scuola elementare hanno già avuto esperienze negative mentre guardavano la televisione, a causa di contenuti che li hanno spaventati o che non erano adatti alla loro età. Sono soprattutto i film horror e le scene di violenza che provocano paura ai bambini. “Harry Potter” è stato citato dalla maggior parte dei bambini come un film che fa loro paura.

Circa tre quarti dei genitori ritengono che il proprio figlio sappia affrontare (abbastanza) bene i contenuti sgradevoli. I bambini più grandi ci riescono meglio dei più piccoli, i ragazzi meglio delle ragazze.

Per quanto riguarda le regole sull'utilizzo della televisione, quasi tutti i genitori affermano che spesso stabiliscono ciò che può essere visto e per quanto tempo. Il 62% di loro definisce delle regole fisse per quanto riguarda il tempo trascorso davanti allo schermo, mentre il 38% interviene in modo spontaneo quando pensa che sia abbastanza. Quattro genitori su cinque definiscono in generale quale contenuto i figli possono guardare. Il resto decide a seconda dei casi (Studio Mike, 2019).

Per quanto riguarda i film cinematografici, in Svizzera la limitazione in base all'età avviene a due livelli: la società di distribuzione propone un'indicazione dell'età consentita e la Commissione svizzera del film e della tutela dei giovani la integra con una propria raccomandazione, facendo riferimento all'organo di autocontrollo volontario dell'industria cinematografica tedesca (Freiwillige Selbstkontrolle der Filmwirtschaft, FSK). Le indicazioni dell'età consentita e le raccomandazioni sono pubblicate sul sito Internet della Commissione (→ Ulteriori informazioni utili). Le raccomandazioni sono incentrate sulla protezione dei bambini e dei giovani. Esse non dicono se la narrazione di un film sia adatta ai bambini o se la pellicola abbia un valore per loro.

Anche i DVD in lingua tedesca sono dotati dell'indicazione dell'età consentita della FSK. Per quanto riguarda i film in lingua francese o italiana proiettati nelle sale svizzere, vi è una classificazione in base all'età dell'Associazione svizzera del videogramma (ASV). In linea di massima, trasmissioni di casting, documentari, notiziari ecc. non hanno una classificazione in base all'età.

Secondo lo studio MIKE 2017, più del 90 per cento dei genitori della Svizzera tedesca conosce le indicazioni dell'età consentita della FSK. E, nell'inchiesta, quasi tutti hanno dichiarato di attenervisi, di norma. Tuttavia, fra i film preferiti dei bambini di scuola elementare e media si trovano anche film come «Harry Potter» o «Star Wars», che in realtà sarebbero indicati solo a partire dai 12 anni.

È vero che le offerte di streaming come Netflix o Amazon mettono a disposizione funzioni proprie per la protezione della gioventù, ma al contempo queste richiedono essenzialmente più spirito d'iniziativa da parte dei genitori. Gli utenti devono confrontarsi con le strutture del menu del fornitore di servizi e impostare autonomamente i PIN per la protezione della gioventù sulla fascia d'età desiderata. Chi vuole andare sul sicuro non può evitare di guardare film e serie prima di proporli ai più piccoli. Poiché il modo in cui un bambino percepisce e vive quello che vede è molto personale, spetta ai genitori valutare quali contenuti siano adatti al proprio figlio.

Il classico cinema subisce sempre più la concorrenza soprattutto dei servizi di streaming, ma anche degli sviluppi tecnologici nell'ambito degli apparecchi televisivi e degli impianti audio. In molte economie domestiche, il soggiorno è diventato un «home cinema». Inoltre, negli ultimi anni il numero dei biglietti venduti nei cinema in Svizzera ha subìto una tendenziale diminuzione. Secondo l'Ufficio federale di statistica, nel 2017 sono stati staccati 13,5 milioni di biglietti. A incidere sui numeri sono soprattutto i blockbuster, ma anche le grandi produzioni di successo.

I bambini e i giovani continuano a voler andare al cinema, oggi come ieri. Tuttavia, per la maggior parte di loro si tratta di un evento abbastanza raro. Il 12 per cento dei bambini della scuola elementare va al cinema una volta al mese. Per l'11 per cento dei giovani questa attività è prevista una volta ogni 14 giorni, mentre per la stragrande maggioranza una volta al mese o meno (studi MIKE 2019/JAMES 2018).

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Opportunità e rischi

Opportunità

Gli apparecchi televisivi dotati di accesso a Internet (smart TV), gli smartphone e i tablet rendono sempre più flessibili e varie le possibilità di vedere la televisione: si può guardare in differita un programma perso, partecipare alla discussione di trasmissioni in diretta e in viaggio è possibile seguire dal vivo una partita di calcio o guardare un film scaricato; le opportunità sono praticamente illimitate.

 

Quando si scarica qualcosa, una copia del file viene messa sul proprio server. Per le serie o i film questo procedimento può occupare molto spazio di memoria. Diverso è invece il caso con lo streaming: i dati video o audio vengono riprodotti direttamente, dopodiché non sono più disponibili sul proprio apparecchio.

 

L'attrattiva di YouTube e di altri servizi simili in qualità di portali per l'intrattenimento è indiscussa. Tuttavia, i servizi dedicati ai video possono anche essere utilizzati in modo mirato come piattaforme didattiche: che si tratti di lezioni di chitarra, ripetizioni di matematica o istruzioni per il bricolage, l'offerta di video didattici e tutorial è vasta.

Ulteriori informazioni sul tema → Imparare con i media

 

Rischi

Servizi di streaming poco affidabili celano trappole di dati e costi nascosti, nonché altri rischi per la sicurezza.

  • Una registrazione apparentemente gratuita può rivelarsi un abbonamento occulto, se per l'autenticazione vengono richiesti dati relativi a carte di credito.
  • I plug-in del browser come Flash (Adobe) presentano lacune in materia di sicurezza e lasciano margini d'attacco per l'infezione da parte di malware e per il furto di dati.
  • Anche i siti di streaming ritenuti sicuri possono essere attaccati. Attraverso JavaScript Miner si può sfruttare di nascosto e abusivamente la potenza di calcolo di un computer e utilizzarla, ad esempio, per commerciare in criptovalute (il cosiddetto mining).

Ulteriori informazioni sul tema → Sicurezza & protezione dei dati

 

In linea di massima, i servizi di streaming a pagamento come Netflix dispongono di impostazioni per la tutela di bambini e giovani. Tuttavia, se questi ultimi sono esperti di tecnologia, possono riuscire molto facilmente ad aggirare tali ostacoli. Inoltre, le app dei fornitori di servizi sono facili da scaricare anche per i minorenni. Il passo per attivare un proprio account è quindi breve.

In generale, nel caso delle serie televisive e dei film si corre il rischio che i più giovani vedano cose che li turbano, come ad esempio scene di sesso (→ Sessualità & pornografia) o di violenza. Proprio il confronto con contenuti violenti può avere ripercussioni negative per il benessere e il comportamento dei bambini. In particolare in caso di consumo frequente, se associato a fattori di rischio personali o sociali, può aumentare il potenziale di aggressività.

Le immagini alla televisione e le scene veloci possono generare insicurezza nei bambini di età inferiore a tre anni. In linea di principio, è dunque meglio che non stiano davanti alla televisione. Sono più adatti DVD adeguati all'età o funzioni di replay, in modo da poter mostrare loro brevi sequenze e poi bloccarle. In generale, un consumo esagerato della televisione può avere ripercussioni negative sulla salute, per esempio sugli occhi. Inoltre, le serie in particolare hanno un potenziale assuefacente (→ Dipendenza).

→ Consigli per tempi davanti allo schermo adeguati all'età

Se la televisione viene utilizzata come mezzo educativo, ovvero come ricompensa o punizione, l'apparecchio televisivo acquisisce un valore ancora maggiore. In particolare, un divieto di guardare la televisione può rafforzarne ulteriormente il fascino agli occhi di bambini e giovani

 

Importante

Il dialogo con vostro figlio lo aiuta a elaborare meglio ciò che vede alla TV.

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Consigli per i genitori

  • Interessatevi a ciò che i vostri figli guardano alla televisione: quali sono le loro trasmissioni e i loro film preferiti? Cosa piace loro di preciso?
  • Siate presenti e discutete con i vostri figli delle cose viste: soprattutto in caso di contenuti che li turbano, è importante che possano parlarne apertamente e sentirsi compresi.
  • Fate attenzione alle indicazioni dell'età consentita (FSK) e alle raccomandazioni pedagogiche, ad esempio della Commissione svizzera del film e della tutela dei giovani. → Ulteriori informazioni utili
  • State davanti allo schermo insieme ai vostri figli o guardate un film o una serie prima da soli per assicurarvi che i contenuti siano adatti.
  • Fissate delle regole: cosa si può guardare? Quando e per quanto tempo può rimanere acceso il televisore?
  • La durata può variare a seconda dell'occasione e del contenuto. In linea di massima, per i tempi vi potete basare sui seguenti valori di riferimento:
    • 3-5 anni: al massimo 30 minuti al giorno in presenza di un adulto;
    • 6-9 anni: al massimo 5 ore alla settimana;
    • 10-12 anni: al massimo 10 ore alla settimana.
  • Attenetevi con coerenza e rispettate le regole decise.
  • Stabilite anche delle giornate senza schermi. 

Non utilizzate gli apparecchi televisivi, gli smartphone e i tablet come babysitter né come ricompensa o punizione.

  • Parlate con i vostri figli il più tempestivamente possibile dei → rischi per la sicurezza, in particolare per quanto riguarda lo streaming. Discutete anche delle possibili violazioni del → diritto d'autore.
  • Informatevi sulle impostazioni per la tutela dei bambini e dei giovani presso i fornitori di servizi, per esempio per approvare ogni volta i film, bloccare attraverso un codice PIN i contenuti non adatti ai minori o impostare profili specifici per i bambini.
  • Al contempo, però, siate consapevoli che le impostazioni di sicurezza, i → programmi di protezione specifici e i filtri possono essere aggirati. Queste misure non sostituiscono l'educazione ai media da parte dei genitori.
  • Fate attenzione anche alle offerte di → second screen, come ad esempio chat o inviti a partecipare a giochi a premi durante una trasmissione in corso. Parlate delle regole di comportamento (p. es. in caso di offese) e del rischio di utilizzo abusivo dei dati.
  • Create all'interno della famiglia un ambiente favorevole alle domande inerenti ai media digitali.
  • Cercate di fare anche attività che non prevedono l'uso di schermi. I bambini hanno bisogno di varietà e di contatto diretto con gli oggetti, in modo da favorire uno sviluppo cerebrale corretto. L'aria fresca e il movimento sono essenziali per lo sviluppo sensoriale e motorio.
  • Fate attenzione alle vostre abitudini e date il buon esempio. Diversi studi dimostrano che vi è una correlazione fra il comportamento dei figli e quello dei loro genitori per quanto riguarda l'utilizzo dei media e le attività svolte nel tempo libero.
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Ulteriori informazioni utili

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