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Due ragazze adolescenti si scattano un selfie.

Autorappresentazione positiva nell'era digitale

Essere adolescenti significa anche esplorare la propria identità. Cosa possono fare gli adulti per aiutare i giovani a sviluppare la fiducia in se stessi, un’immagine positiva di sé e un buon rapporto con il proprio corpo? 

Essere adolescenti significa anche esplorare la propria identità. Questo include mettersi alla prova, calarsi in ruoli diversi e vedere qual è la reazione altrui. Proprio i media sociali sono piattaforme popolari a tale scopo. Questi offrono sì numerose opportunità ai giovani, ma li espongono anche a determinati rischi. Cosa possono fare gli adulti per aiutare i giovani a sviluppare la fiducia in se stessi, un’immagine positiva di sé e un buon rapporto con il proprio corpo?
 

Vi ricordate ancora com’era essere giovani? Improvvisamente abbiamo dovuto staccarci dalla famiglia e iniziare a riflettere per conto nostro.

Chi sono? Chi voglio essere? Cosa voglio veramente? Quali sono le cose importanti per me? Cosa rappresento? Sono domande esistenziali che preoccupano gli adolescenti e vanno ad aggiungersi alle sfide che devono affrontare quotidianamente. E poi arrivano i cambiamenti fisici e ormonali. Niente è più come prima. In qualche modo, tutto si complica. In poche parole: l’adolescenza può essere un periodo confuso ed estenuante.

Bettina Bichsel è giornalista e redattrice. Tra le sue varie attività, scrive anche per il blog di Giovani e media.