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Un'animatrice che spiega qualcosa ai bambini sul suo smartphone.

Creatività e partecipazione: le attività giovanili e i media

I media digitali rivestono un ruolo importante nella realtà quotidiana dei giovani. Ciò rappresenta un grande potenziale per le attività giovanili extrascolastiche, che possono sfruttare i media come mezzo per comunicare con gli adolescenti, come strumento di organizzazione o come tema per discussioni e attività. Ma cosa significa esattamente nella prassi quotidiana dell’animazione socioculturale? Come fare per integrare in modo adeguato i media digitali nelle attività giovanili? In che modo si possono creare spazi virtuali di sperimentazione? Quali sono le condizioni necessarie per sviluppare un’animazione mediatica attiva? Che opportunità ne derivano? E a quali rischi occorre prestare attenzione?

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DEGLI ANIMATORI IN AUSTRIA VIENE INTERPELLATO DAI GIOVANI A PROPOSITO DEI RISCHI CONNESSI AI MEDIA (SCREENAGERS 2016).
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DEGLI ANIMATORI REPUTA CHE I GIOVANI SIANO DI PER SÉ COMPETENTI NELL’UTILIZZO DEI MEDIA, MA CON UN POTENZIALE DI APPRENDIMENTO (SCREENAGERS 2016).
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DEGLI ANIMATORI È CONVINTO CHE IL LAVORO CON I MEDIA DIGITALI PERMETTA AI GIOVANI DI SCOPRIRE NUOVE POSSIBILITÀ D’AZIONE (SCREENAGERS 2016).
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Buono a sapersi

I media digitali rivestono diverse funzioni nella realtà quotidiana dei giovani: servono a comunicare e a curare i rapporti con gli altri e forniscono uno spazio per fare esperienze, dialogare e partecipare. Essi offrono ai giovani nuovi punti di vista sul mondo e la possibilità di scoprire e sviluppare la loro identità, un aspetto quest'ultimo molto importante durante quel processo di distacco dai genitori che avviene nella pubertà. I media digitali diventano in questo modo un agente di socializzazione, oltre alla famiglia, alla scuola e ai coetanei. A questo si aggiunge che le nuove generazioni, cresciute in un rapporto ormai naturale con i media digitali, non sono quasi più in grado di distinguere tra il mondo online e quello offline, che si compenetrano. D'altro canto non bisogna dimenticare che i media hanno sempre rivestito un ruolo importante nella formazione della cultura giovanile. Ciò che erano radio o cinema un tempo è oggi assunto dai media digitali.

Le attività giovanili extrascolastiche forniscono un contributo importante al processo di sviluppo nei giovani di personalità, autodeterminazione, responsabilizzazione e partecipazione. Il modo migliore per farlo è riallacciarsi ai loro interessi e bisogni nonché alla loro realtà.

Luogo di formazione complementare a famiglia, scuola e posto di formazione, le attività giovanili offrono lo spazio ideale per la promozione delle competenze mediali. Ciò vale in particolare per le attività aperte a tutti i bambini e i giovani, a cui si può partecipare e contribuire in modo volontario. Nascono così occasioni per utilizzare i media in maniera creativa, ma anche per affrontare con spirito critico il proprio utilizzo mediale e le implicazioni di una società sempre più digitalizzata.

Come dimostra uno studio austriaco condotto nel quadro del progetto internazionale «Screenagers», proprio gli animatori di attività giovanili possono diventare persone di riferimento importanti quando si tratta di temi ed esperienze in relazione alla dimensione digitale. Innanzitutto perché spesso, a differenza di altri adulti (come genitori o insegnanti), si attribuisce loro una grande confidenza con la realtà mediale. Inoltre essi godono in molti casi di ampia fiducia da parte dei bambini e dei giovani. Attraverso il dialogo, gli animatori sono confrontati con tutto ciò che preoccupa, irrita o mette in difficoltà i giovani a proposito del mondo mediale. Il tipo di legame che si crea da questi scambi tra animatori e giovani è essenziale, poiché l'efficacia degli interventi di pedagogia mediale presuppone l'esistenza di una fiducia di fondo (Screenagers 2016).

Non da ultimo, l'integrazione dei media digitali o delle reti sociali nell'animazione socioeducativa (tenuto conto degli aspetti concernenti la protezione dei dati) permette di creare canali per relazionarsi con i giovani nelle loro stesse forme di comunicazione. L'interazione online e quella offline possono dunque completarsi. Nell'ambito dello studio summenzionato un'ampia maggioranza di animatori si è detta convinta del fatto che i media digitali costituiscano un arricchimento a livello metodico e che il loro impiego contribuisca a generare un'offerta attraente e al passo con i tempi. Al fine di soddisfare questa esigenza, però, servirebbe secondo loro, oltre alla formazione continua, soprattutto il tempo necessario per provare nuovi programmi, metodi o apparecchi.

Nell'ambito del Piano di Lavoro dell'Unione europea per i Giovani 2016-2018, un gruppo di esperti ha elaborato un rapporto sullo sviluppo dell'animazione socioculturale digitale. Oltre a raccomandazioni per la politica, il documento fornisce anche una definizione concreta di «animazione socioculturale digitale»: essa non costituisce un metodo di lavoro, ma sta a indicare la possibilità di integrare il digitale in qualsiasi contesto delle attività giovanili (attività aperte a tutti i bambini e i giovani, informazione e consulenza per i giovani, circoli giovanili ecc.). Gli obiettivi perseguiti rimangono gli stessi delle attività giovanili extrascolastiche in generale, e lo stesso vale per l'etica, i valori e i principi di base. L'animazione socioculturale digitale può svolgersi sia nel contatto diretto e personale che in un contesto online, oppure in una mescolanza delle due cose. In essa i media e le tecnologie digitali possono costituire uno strumento, un'attività o un contenuto. Nel rapporto vengono portati i seguenti esempi di possibile impiego pratico:

  • utilizzo dei media sociali per lo scambio di informazioni;
  • consultorio online per i giovani;
  • promozione delle competenze mediali;
  • promozione della partecipazione mediante i media digitali;
  • sostegno online delle attività giovanili a carattere culturale;
  • promozione dello sviluppo di capacità tecniche;
  • utilizzo dei giochi online per le attività giovanili.
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Potenziale dei media digitali per le attività giovanili

...e dunque predestinati per le attività giovanili extrascolastiche. I giovani utilizzano i media per svariati scopi, da cui il potenziale per le attività giovanili.

  • I media come strumento per affrontare i problemi quotidiani e orientarsi di fronte a importanti questioni (comportamentali): come impostare i propri rapporti personali? Come risolvere i conflitti? Questo genere di domande fornisce spunti per le attività giovanili e il loro obiettivo di promuovere le competenze personali e sociali.
  • I media quale fonte di conoscenze e informazioni: nell'era delle → fake news e della manipolazione mediatica, per garantire una partecipazione sociale matura è importante essere in grado di riflettere in modo critico sulle forme di rappresentazione mediale. Le attività giovanili possono aiutare i giovani a imparare come valutare la veridicità delle informazioni e come distinguere tra contenuti importanti e irrilevanti.
  • I media come strumento per sviluppare le competenze mediali: la promozione delle svariate opportunità offerte dai media digitali permette di sviluppare competenze creative e di interazione che altrimenti non nascerebbero da un atteggiamento piuttosto passivo e orientato al consumo.


Questo potenziale può essere sfruttato dalle attività giovanili extrascolastiche, tenendo però conto del fatto che in alcuni casi il grado di competenze mediali tra i giovani è molto differente. Questo richiede una promozione differenziata e orientata al bisogno, ma apre anche prospettive per l'educazione tra pari → Consigli per tutti i giorni

 

Le attività giovanili extrascolastiche sono un terreno d'incontro, di comunicazione, di gioco e di apprendimento in un uno. Esse permettono ai giovani di acquisire competenze chiave per lo sviluppo individuale, il rafforzamento della personalità e una partecipazione fruttuosa alla società. Perché ciò avvenga è necessario che i soggetti dispongano di autodeterminazione, responsabilizzazione nonché di capacità d'integrazione e d'azione. Facendo le proprie esperienze, sperimentando e partecipando si acquisiscono competenze sociali. Ed è qui che s'inserisce il lavoro attivo con i media, che permette agli adolescenti di attivare la propria creatività, elaborando e presentando temi attraverso i media e discutendo e riflettendo sugli stessi.

Servizi di messaggistica istantanea, reti sociali, chat: per i giovani la → comunicazione si svolge in gran parte online. I responsabili delle attività giovanili possono sfruttare questi canali per comunicare con essi, per esempio per divulgare messaggi di prevenzione o informazioni su offerte ed eventi. I servizi di consulenza online e via chat offrono la possibilità ai giovani di entrare in contatto con persone formate e parlare di un argomento opprimente in modo semplice e con garanzia dell'anonimato.

Ma i media digitali facilitano anche la cooperazione a livello specialistico. Le piattaforme online sono strumenti preziosi per gestire lo scambio e la rete di contatti tra istituzioni e specialisti delle attività giovanili. Ne è un esempio il progetto «Schlüsselsituationen» della Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale, un forum online sul quale vengono documentati e discussi casi concreti del lavoro sociale. → Ulteriori informazioni utili

Importante

Le competenze mediatiche si sviluppano anche attraverso l'esperienza personale. Create degli spazi di sperimentazione!

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Consigli per tutti i giorni

Come attuare concretamente il tema «media digitali» nell'animazione socioculturale? Quali sono gli obiettivi? Di quali risorse c'è bisogno? Ogni singola istituzione deve rispondere a queste e ad altre domande di fondo e riassumere le risposte in un piano programmatico, al fine di integrare il lavoro attivo con i media alle attività giovanili extrascolastiche.

Per restare al passo con il mondo giovanile, gli animatori e i responsabili delle attività devono inoltre necessariamente partecipare a ciò che succede nella realtà mediale, affrontare tematiche pertinenti e d'attualità e, se necessario, seguire una formazione continua. Secondo il gruppo di esperti del Piano di lavoro per le questioni giovanili dell'Unione europea, tra i principali settori tematici figurano in particolare i seguenti:

  • La digitalizzazione e le sue ripercussioni sulla società, sui giovani e sul lavoro con gli adolescenti, in particolare dal punto di vista della partecipazione;
  • La concezione, progettazione e valutazione dell'animazione socioculturale digitale;
  • La promozione delle competenze mediali per sviluppare un approccio critico verso i contenuti digitali;
  • La comunicazione e il comportamento nel mondo digitale, in particolare in relazione a temi come → ciberbullismo, discorsi d'odio e altri fenomeni;
  • La creatività digitale quale forma di capacità espressiva individuale e partecipazione (→ comunicare);
  • Gli aspetti della → sicurezza e della protezione dei dati;
  • La riflessione e lo scambio di conoscenze con altri specialisti e istituzioni.

Diventare creativi, contribuire, partecipare: l'animazione digitale attiva si concentra sulle capacità d'azione e sulle esperienze dei giovani. I progetti per la promozione delle competenze mediali si orientano ai seguenti criteri di qualità:

  • discussione dei rischi legati ai media digitali ma anche delle opportunità che essi offrono; inclusione di elementi tecnici (p. es. produzione di video);
  • orientamento dei temi in base all'utilizzo dei media da parte dei giovani;
  • promozione delle competenze mediali sociali attraverso la discussione sui rischi della gestione digitale delle relazioni e sulle nuove possibilità di partecipazione, collaborazione e solidarietà;
  • trasmissione di conoscenze differenziate e critiche sulle interconnessioni esistenti nel mondo dei media.

Fonte: opuscolo → Competenze mediali ed educazione o tutoraggio tra pari

 

Il tipo e la frequenza di utilizzo dei media nei giovani dipende anche molto da come ne fanno uso i loro coetanei. Il gruppo di pari funge da orientamento, ma anche quale fonte d'informazione per domande sui media digitali. Questo dato di fatto può esser utilizzato da un punto di vista pedagogico. Per l'impostazione di progetti di coinvolgimento dei pari sono prioritari i criteri di qualità seguenti:

  • sviluppo di una cultura del coinvolgimento dei pari;
  • approccio dal basso (bottom-up): conivolgimento dei giovani nella definizione di obiettivi, ruoli e procedure;
  • definizione della partecipazione a livello concettuale: pianificazione di spazi di libertà e flessibilità;
  • confronto alla pari tra adulti e giovani;
  • formazione e coaching intensivi degli educatori e dei tutori tra pari;
  • partecipazione personale e ruolo attivo dei pari;
  • ampio dialogo sul tema scelto;
  • coinvolgimento di specialisti;
  • buona interconnessione del progetto e collaborazione con partner esterni affidabili ed esperti.


Ulteriori informazioni sul tema → educazione tra pari

 

Gli animatori e i responsabili delle attività giovanili extrascolastiche sono delle persone di riferimento a cui i giovani si rivolgono quando capita loro qualcosa nell'utilizzo dei media digitali. È il caso in particolare per i temi seguenti.


Protezione dei dati

Il tema della protezione dei dati è molto importante innanzitutto dal punto di vista del lavoro pratico nell'ambito delle attività giovanili. Il lavoro con gli adolescenti richiede una particolare sensibilità nel trattamento dei dati, per esempio nel contesto della consulenza online. Ma altrettanto importante è promuovere anche tra i giovani un confronto critico con questioni come quali dati rendere pubblici in Internet e cosa succede con gli stessi una volta pubblicati.  → Sicurezza & protezione dei dati


Ciberbullismo

I giovani hanno proprie forme di comunicazione e di espressione. Spesso vengono però superati dei limiti (consciamente o inconsciamente) con gravi conseguenze per le persone toccate. In molti casi le vittime di attacchi di ciberbullismo non osano parlare di quanto gli è capitato. A maggior ragione è importante trattare il tema e discutere anche dei comportamenti nello spazio digitale, facendo attenzione a tenere conto anche del punto di vista dei giovani e sviluppando possibilità d'intervento adeguate.

Informazioni generali sul tema: → Ciberbullismo


Autorappresentazione e sexting

La pubertà è quella fase della vita in cui si gioca con diverse identità, ci si mette alla prova e si cerca di creare un'immagine di sé che piaccia agli altri. Proprio le reti sociali rappresentano una piattaforma particolarmente importante a tale scopo. Spesso però vi si pubblicano foto senza riflettere. È invece sempre molto importante chiedersi: che idea di me vorrei trasmettere? Quali foto posso pubblicare? Come verrebbe percepita questa foto se venisse diffusa al di là della mia cerchia di amici (e quindi arrivare anche a genitori, futuri datori di lavoro, adulti sconosciuti, ecc.)? Tra uno, due, cinque, dieci anni, avrò sempre voglia che questa foto figuri in Internet? Questa foto rispetta la mia identità e quella degli altri? Tematizzare a fondo la questione della rappresentazione di sé è tanto importante quanto indicare i possibili rischi (come il sexting, quando i giovani inviano foto o video erotici di sé stessi destinati solo al partner, che poi però finiscono improvvisamente in circolazione) → Sessualità & pornografia.

 

L'interazione e la collaborazione tra i genitori o altri detentori dell'autorità parentale, la scuola e l'aiuto all'infanzia e alla gioventù è fondamentale, sia in senso generale che per quanto concerne il tema "media digitali". Quali misure permettono di raggiungere e coinvolgere i genitori? Dove vi sono possibilità di collaborazione e di scambio con la scuola e l'assistenza sociale scolastica? Come possono essere realizzati progetti comuni? Il dialogo e la collaborazione attiva danno origine a un'interazione tra gli ambiti della formazione formale, non formale e informale.

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Ulteriori informazioni utili

  • Attività del gruppo di lavoro media digitali dell'Associazione mantello svizzera per l'animazione socioculturale dell'infanzia e della gioventù (DOJ) 
  • Blog DOJ su tendenze, strumenti e consigli in merito ai media digitali (in tedesco)
  • Jugendapp: App per le attività giovanili digitali (in tedesco)
  • Schlüsselsituationen: Piattaforma della rete per gli specialisti del lavoro sociale (in tedesco)
  • Screenagers: Informazioni e risultati nel quadro del progetto (in inglese)
  • op!n – Piattaforma per la partecipazione giovanile digitale
  • Easyvote

Troverete ulteriori informazioni e link sull'argomento nella nostra rubrica → Comunicare

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