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Cosa facciamo

Le attività di protezione dei bambini e dei giovani dai rischi dei media e di promozione delle competenze mediali nel quadro di Giovani e media vengono portate avanti dal 2011. Esse si svolgono a vari livelli e in collaborazione e dialogo con tutte le principali parti interessate.

Dal 2011 la Confederazione porta avanti nel quadro di Giovani e media attività di protezione dei bambini e dei giovani dai rischi dei media e di promozione delle competenze mediali. La gestione della piattaforma nazionale è di competenza dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS). Le attività di Giovani e media si svolgono su due livelli: quello normativo e quello educativo. Inoltre la Confederazione mira a promuovere il contatto, il dialogo e la collaborazione tra tutte le parti interessate.

La protezione normativa dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media mira a impedire l’utilizzo abusivo dei media, a valutare i contenuti mediali sulla base del loro grado di pericolosità e a limitarne, se necessario, l’accessibilità. L’UFAS segue l’evoluzione delle legislazioni nazionale e cantonali ed è responsabile di una nuova → legge federale, che disciplina in modo uniforme a livello svizzero le indicazioni dell’età minima e le limitazioni della vendita di film e videogiochi.

Lo scopo della protezione educativa dell’infanzia e della gioventù è far sì che i bambini e i giovani sappiano utilizzare i media digitali in modo sicuro, responsabile e consono alla loro età. Genitori, insegnanti e persone con compiti educativi devono essere in grado di sostenerli e a tal fine Giovani e media svolge attività in tre campi d’azione (Informazione e sensibilizzazione, Sviluppo delle conoscenze e delle competenze, Coordinamento e messa in rete).

Informazione e sensibilizzazione

La piattaforma Giovani e media mette a disposizione informazioni su importanti temi e sviluppi concernenti i media digitali, destinati principalmente a genitori, insegnanti e persone con compiti educativi, i quali svolgono una funzione di accompagnamento attiva nella vita dei bambini e dei giovani e vanno dunque sensibilizzati sulle opportunità e sui rischi esistenti nella quotidianità mediale dei più giovani.

Il sito Internet www.giovaniemedia.ch costituisce il fulcro di questo lavoro. Esso è completato da altre misure quali la pubblicazione di → newsletter, la presenza su social quali → Facebook, → Twitter, → Instagram e → YouTube nonché l’offerta di → opuscoli informativi gratuiti e → volantini.

Sviluppo delle conoscenze e delle competenze

Il sostegno di Giovani e media alle attività di organizzazioni e moltiplicatori può assumere diverse forme: consulenza e scambio di conoscenze, partecipazione attiva o sostegno finanziario mirato. La piattaforma finanzia importanti studi nazionali che permettono lo sviluppo e l’ampliamento della base di conoscenze.

Nell’ambito dei → temi prioritari vengono inoltre finanziati progetti specifici. I progetti sostenuti devono rispondere a bisogni concreti, della pratica ed essere limitati nel tempo. 

Per eventuali domande o informazioni complementari o per presentare una richiesta di sostegno si prega d’inviare una mail all’indirizzo jugendschutz@bsv.admin.ch.

Coordinamento e messa in rete

Giovani e media si impegna a favore del dialogo e della collaborazione tra gli attori nell’ambito della promozione delle competenze mediali per migliorare la diffusione delle conoscenze, lo scambio di esperienze e il coordinamento delle attività esistenti. Questa collaborazione si concretizza in un gruppo di accompagnamento, nel → Forum nazionale Giovani e media, in incontri della → rete di esperti in competenze mediali  e in gruppi di lavoro tematici.

Ampia rete di attori in Svizzera

La protezione dei minori è un importante compito dello Stato, sancito dalla Costituzione federale (art. 11, 41 e 67 Cost.). La protezione educativa dai rischi dei media compete in primo luogo ai Cantoni. La Confederazione li sostiene in questo compito. Ulteriori compiti nell’ambito della promozione delle competenze mediali sono assunti da altri attori.

Ripartizione dei compiti tra gli attori

Le basi giuridiche, strategiche e concettuali per questo tipo di misure si situano in vari settori politici a livello cantonale (educazione, sanità, affari sociali e sicurezza: p. es. la promozione delle competenze mediali in tutti i livelli del sistema educativo, la sensibilizzazione sui rischi nel quadro della promozione della salute e della prevenzione della criminalità o gli approcci di pedagogia mediale nell’ambito delle attività extrascolastiche destinate ai bambini e ai giovani).

Diverse associazioni di categoria, imprese, fondazioni e organizzazioni private assumono volontariamente compiti di prevenzione e, nel caso degli attori economici, di autoregolamentazione, integrando le misure statali con questo loro prezioso contributo.

 

La Confederazione fornisce un contributo alla protezione dell’infanzia e della gioventù dai rischi dei media nei vari settori politici di sua competenza (politica dell’infanzia e della gioventù, educazione, comunicazioni, sanità, polizia, giustizia) e sostiene i Cantoni e altri attori nello svolgimento dei loro compiti. A livello federale vi sono diversi uffici che si occupano di singoli aspetti della protezione educativa dai rischi dei media e che, a seconda delle loro competenze, attuano misure di sensibilizzazione (p. es. nei settori della protezione dei dati e della criminalità informatica) oppure misure di individuazione e intervento precoci (p. es. contro l’uso eccessivo di Internet).

 

Dal 2011 l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) svolge una funzione di supporto e di coordinamento nell’ambito della protezione dei bambini e dei giovani dai rischi dei media, prima con il programma nazionale «Giovani e media» e dal 2016 con l’omonima piattaforma nazionale. È così stato creato a livello nazionale un quadro istituzionale per riunire le molteplici attività nell’ambito della protezione educativa dai rischi dei media, favorirne lo sviluppo e instaurare una collaborazione con l’economia, le organizzazioni private, le scuole universitarie e i servizi cantonali e locali competenti.